Emmanuel Ihemeje, da Treviglio alla conquista di Tokio

il campione dell'Atletica Estrada rappresenterà l'Italia nelle prossime Olimpiadi

Grandi soddisfazioni nel mondo dell’atletica e anche nel mondo Simecom. Siamo contentissimi che EMMANUEL IHEMEJE dell’atletica Estrada, rappresenterà l’Italia alle prossime olimpiadi di Tokio. Nato a Carrara il 9/10/1998 e residente (fino allo scorso anno) a Verdellino, attualmente risiede ad Eugene (Oregon -USA) dove studia e gareggia per la locale università. Si presenterà alle olimpiadi con un record personale 17,26 nel salto triplo indoor e 17,14 all’aperto. Ovviamente noi di Simecom, sponsor dell’Atletica Estrada di Treviglio siamo molto orgogliosi di questo successo e non potevamo non condividerlo col web e i social. Mirko Rossi, account manager dell’area Bergamasca è riuscito ad intervistare il campione nonostante i molteplici impegni dovuti al raduno della nazionale a Roma.

Ciao Emmanuel, raccontaci qualcosa di te, dove è iniziata la passione per l’atletica ed in particolare per la tua disciplina il salto triplo?

La passione è iniziata sin da bambino, all’età di 9 anni quando ho iniziato a frequentare i corsi di avviamento allo sport dell’Atletica Estrada; a quell’età ai bambini come me si proponeva di tutto, si trattava principalmente di una attività di educazione motoria, un gioco-sport, senza alcuna specializzazione, ma già importante per una crescita sia fisica che personale (si impara da subito ad esempio il rispetto delle regole dello sport che sono basilari per crescere nella vita). Poi a 12 anni ho cominciato a fare le prime gare spaziando su tutte le specialità (dal mezzofondo alla velocità, agli ostacoli, ai salti, alle staffette) perchè è giusto provare un po’ di tutto e con il coinvolgimento di tutta la squadra (prima dei ragazzi, poi dei cadetti, allievi ecc.) che in quegli anni ha vinto tantissismi titoli regionali di società. A 15/16 anni mi ero specializzato negli ostacoli, in particolare i 400 hs riuscendo a piazzarmi sempre nei primi posti in Italia. La svolta è arrivata a 18 anni quando decisi di provare con il salto triplo, emulando alcuni miei compagni di squadra e dietro incoraggiamento del mio coach Estrada Paolo Brambilla e da lì, con accresciuta passione e dedizione, mi sono scoperto triplista arrivando subito al primo anno da juniores a conquistare la medaglia d’argento ai campionati italiani superando il “muro” dei 16 metri, misura che mi ha spalancato le porte in azzurro per i campionati europei juniores svoltisi nel 2017 a Grosseto dove mi sono classificato al quarto posto. Il resto, dopo una pausa agonistica dovuta ad una serie di infortuni che mi hanno tenuto lontano dalle gare,  è storia “recente” con l’exploit di quest’anno che mi sta portando alle Olimpiadi di Tokyo

Quali sono i tuoi idoli ed eroine nel panorama sportivo mondiale?

Uno dei miei idoli nello sport in generale è Louis Hamilton per la sua mentalità; nell’atletica invece non ho un idolo particolari, ma sono tanti gli atleti che ammiro

Cosa studi? Come ti trovi negli Stati Uniti e come gestisci allenamenti e studio stesso?

Studio biologia all’Università dell’Oregon, dove mi trovo molto bene. Là studio e sport sono molto importanti, c’è molto sostegno, incentivazione e professionalità. E’ un ambiente serio ed anche esigente;  non è facile gestire studio e allenamenti: ogni cosa ha il suo tempo, prima devi seguire le lezioni e poi assicurarti di svolgere i compiti e lo studio e poi l’attività di preparazione che anch’essa ti prende al 100%. Mi alleno dal lunedì al sabato regolarmente un paio di ore al giorno, ma si varia anche in base all’intensità, ai programmi e alle scadenze agonistiche

Due parole sull’atletica Estrada e quanto è stata importante per te negli anni?

L’Atletica Estrada è sempre stata una casa per me dove ho trovato tutto sin da bambino. E’ una società sportiva tra le migliori in Italia nel settore giovanile, molto ben organizzata sia in ambito tecnico che organizzativo, alla quale sono felice di appartenere. E’ una vera scuola di sport e fucina di talenti. Ma l’Estrada per me è molto di più di una società sportiva. Lì ho trovato tecnici e dirigenti che mi hanno fatto crescere come persona, in anni di gioventù e in una situazione sociale certamente non facili…; un ambiente dove si vive e si cresce anche in gruppo e con la forza di gruppo dove si rafforzano rapporti di vera amicizia. Sento molto questa appartenenza all’Estrada e orgoglioso di rappresentarla in maglia azzurra

Emmanuel, lo fai un saluto ai cittadini Trevigliesi?

Certamente il mio saluto va a tutta la città di Treviglio; il centro sportivo “Mazza” è la palestra dell’Atletica Estrada ed anche casa mia ed è un bene che le istituzioni diano supporto all’atletica leggera che non è uno sport minore visti i risultati che produce a livello locale; ma saluto anche la città di Caravaggio anch’essa in prima fila nel sostenere l’Estrada. Il bello dell’atletica leggera è che non è uno sport campanilistico e  il pregio dell’Estrada è di aver lavorato e lavorare su un bacino territoriale ampio e la mia esperienza lo dimostra essendo proveniente da Zingonia-Verdellino ed anche ai miei concittadini rivolgo un caro saluto.

Grazie Emmanuel buona fortuna per Tokio ovviamente tutta la Simecom e tutta l’Italia tiferanno per te!