Free Guy Eroe per Gioco

Luce Cine Club

Le vacanze sono finite… tristezza! Sono ricominciate le scuole e la solita routine… doppia tristezza! Ma è tornato il Luce Cine Club… triplo evviva!!!!

Sperando di farvi cosa lieta, questo mese parliamo di una folle commedia americana, che nonostante sia comunque  blockbuster estivo e senza pretese artistiche particolari, risulta davvero piacevole alla visione e capace di interessanti sorprese.

Il titolo in questione è Free Guy – Eroe per gioco. La pellicola, di recentissima uscita è diretta da Shawn Levy (La Pantera Rosa e la serie cult di Una notte al museo) e ha come protagonista Ryan Reynolds (il Guy del titolo), che va ad aggiungere un’altra tacca alla lista di personaggi decisamente “fuori” (qualcuno ha detto Deadpool?) da lui interpretati in carriera.

Guy vive nella frenetica Free City: ha un bell’appartamento, un lavoro fisso allo sportello di una banca, un migliore amico spassoso e fidato e ama bere un buon caffè medio.

Ma Free City non esiste.

Free City è il videogioco più amato nel mondo, il software videoludico più di tendenza e giocato da tutti. Basta iscriversi, creare un avatar e poi scatenarsi in libertà assoluta in una folle anarchia digitale di missioni incredibili fatte di omicidi, rapine ed esplosioni (in pieno stile GTA per capirci).

Il tuo personaggio sale di livello, diventa più forte e ha una miriade di pazze possibilità per evolversi ulteriormente. Free City è super cool, divertente ed immediato. Free City è quello che tutti i gamers vogliono!

Ed ovviamente Guy, il nostro semplice ed ingenuo protagonista, non esiste nella realtà. E’ un mucchietto virtuale di pixel creato dal volere di qualche programmatore, un personaggio di un videogioco. E neanche un personaggio importante, è un banalissimo NPC (personaggio non giocante) controllato dal suo software tramite algoritmi. Guy fa da sfondo, da scenografia al gioco di milioni di avatar dietro cui si celano milioni di giocatori reali. Guy ha un ruolo predefinito, un comportamento preordinato chiuso in un loop infinito. Ma sarà davvero così?

Ma allora perchè durante una partita come tante altre partite qualcosa cambia?

Quando Guy incontra l’avatar di Millie, una sviluppatrice di software nella realtà, il nostro eroe decide di cambiare e desidera per sé qualcosa di diverso, di sconvolgere la sua “vita ordinaria” prendendone il pieno controllo, di salire di livello allo scopo di conquistare il cuore della ragazza.

Inspiegabilmente il NPC Guy decide di usare il proprio libero arbitrio e guidato da una forte etica altruista e non violenta comincia a farsi notare nel mondo di Free City.

Le ripercussioni di tutto ciò nel mondo reale non tardano ad arrivare. La società, ignara del fatto che dietro Guy non si nasconde un giocatore reale, viene letteralmente colpita dal suo agire così insolito innalza Camiciola Guy a gamer di culto, a icona di stile e comportamento inesorabilmente ricercato ed agognato da tutti i mass media. E la gente normale prende il nostro paladino come esempio da seguire, lo vede come un modello da imitare e come maestro di vita. Tutti parlano di Free City, tutto il mondo guarda Guy.

Nella pellicola, parallelamente alle incredibili ed esilaranti imprese di Guy, seguiamo le conseguenze che tutto ciò porta alla software house che ha sviluppato e distribuito Free City, la potentissima Soonami. L’azienda, guidata dall’arrogante e senza scrupoli Antwan, prima vede di buon occhio la presenza di Guy, data la ventata clamorosa di notorietà ricevuta ma quando questa comincia a cozzare con i piani aziendali e ad intralciare i progetti futuri della software house, la situazione cambia drasticamente. Guy deve essere fermato. E quando la Soonami scopre che non è un giocatore reale allora Guy diventa un’anomalia, un fastidiosissimo ed inspiegabile bug di programmazione da cancellare ad ogni costo.

Ma cosa si cela dietro Free City? Che ruolo hanno in tutto questo i due programmatori, Millie e Keys, a cui Antwan ha sottratto con l’inganno il motore alla base del videogioco? E sopratutto: chi è veramente Guy? Perchè si comporta così?

Quello che personalmente ho apprezzato in Free Guy è che, al netto dell’innegabile patina di pellicola commerciale mainstream, nasconde un’anima “genuina” e racconta tematiche molto attuali ed universali. E’ un inno spensierato alla libertà e al libero arbitrio. Chi di noi non ha provato la sensazione di far parte di un mondo dove il nostro ruolo sembra predefinito ed immutabile? Chi non si è sentito di essere un NPG? E chi non ha sognato di rompere gli schemi della propria esistenza per puntare a qualcosa di speciale e più grande?

Il film offre insomma tutto il menù della casa: è esagerato, fracassone, colmo di effetti speciali notevoli, esilarante e carico di buoni sentimenti. Ma è un’opera allo stesso tempo sincera, positiva ed appagante e che, pur rimanendo fedele ai canoni tipici del blockbuster americano, sa riservare piacevoli sorprese.

Da sottolineare la prova di Ryan Reynolds. Il suo Guy, così svampito ed entusiasta, è un eroe per caso al quale è arduo non affezionarsi e provare una profonda empatia nella sua evoluzione fanciullesca alla conquista della vera libertà individuale.

Insomma, anche se non siete degli smanettoni, Free Guy saprà regalarvi una serata piacevole e gioiosa e una sana voglia di libertà.

Avvertenze: durante la visione del film si consiglia la fruizione di un cappuccino e una camiciola come vestiario.

Scorrono i titoli di coda. Il fim è finito. Ma non la sua magia.

Buone cose

Il Corry

ALCUNE CURIOSITA’

  • Shawn Levy è il regista “nientepopodimeno” che di una serie supercult come Stranger Things!
  • Nel ruolo dello spregevole Antwan, leader della software house Soonami, troviamo Taika Waititi, meglio conosciuto in veste di regista (Thor Ragnarok e il prossimo Thor: Love and Thunder e Jojo Rabbit)
  • Nel rutilante finale mamma Disney utilizza, per il nostro godimento, tutto il suo arsenale. Sorpresone Marvel e Star Wars in arrivo!!!