Gustiamo il gelato più buono del mondo con Barbara Bettera

Energia a Tavola

È rivoltana la gelataia più brava. Si chiama Barbara Bettera ed è la vincitrice del 50° concorso Coppa d’Oro al Mig, la Mostra Internazionale del Gelato di Longarone (Belluno), rassegna fra le più prestigiose al mondo in questo settore che si è tenuta dal 1° al 4 dicembre scorso su iniziativa dell’Ente Fiera della località dolomitica. Alla sua terza partecipazione a questo concorso, Barbara ha sbaragliato la concorrenza di oltre cento gelatieri, alcuni dei quali provenienti dall’Europa e persino dal Giappone, aggiungendo questo successo a un curriculum professionale che la vede compresa, come titolare della sua gelateria di via Cereda a Rivolta, fra le 300 migliori in Italia secondo il Gambero Rosso, “Bibbia” del settore enogastronomico nazionale, e fra le migliori 100 secondo la guida “Il Golosario”. Il nostro Front-Office di Treviglio, Mimmo Sambuco, cliente affezionato della rinomata gelateria, si è recato da Barbara a Rivolta d’Adda e davanti ad un gustosissimo gelato… è scattata l’intervista per la nostra rubrica “Energia a Tavola”.

Ciao Barbara, come è nata la tua passione per il gelato e com’è iniziato il tuo percorso?

La passione per il gelato è nata moltissimo tempo fa. Il cugino di mio papà aveva una gelateria sul lago, e aver avuto accesso al laboratorio e vedere il gelato nascere hanno fatto scoccare la scintilla. All’epoca avevo 6 anni e ho chiesto a Santa Lucia di ricevere la famosa MACCHINA DEL GELATO. Lì è iniziato il mio percorso; i primi tentativi le prime miscele, tutto con l’incanto dell’infanzia.

Il maestro che ti ha insegnato la professione?

Il primo maestro, quello che mi ha “iniziato” alla gelateria professionale, è stato Gianni Facoetti, ma non mi sento di dire che sia stato il mio Maestro. In quasi 10 anni di attività, mi piace dire di aver imparato da tanti maestri; tutti i colleghi che ho potuto incontrare finora nel mio percorso.

Posso quindi dire che il Maestro per eccellenza è il confronto, il dialogo, la prova tecnica e la volontà di crescere professionalmente ed umanamente.

Quali sono i prodotti locali che ami di più e come li usi nelle tue ricette per valorizzarli?

Siamo in una realtà agricola, non posso quindi non citare la frutta, ma anche la verdura dei nostri campi. Abbinare le parole gelato e verdura sembra forte, ma gusti come ananas, kiwi e spinaci; fragola e peperone; cocco e zucchine; mela e cipolla; hanno avuto grande successo col pubblico. Altro ingrediente fondamentale quindi è la fantasia, la voglia di sperimentare e perché no, un pizzico di coraggio.

Qual è il tuo cavallo di battaglia? Se dovessi consigliare un solo piatto del tuo menù quale consiglieresti e perché?

Il gusto che mi rappresenta di più, ovviamente, è la nocciola; è con la nocciola che ho vinto la coppa d’oro 2019 del MIG.

Però se dovessi scegliere a mio gusto personale, direi sicuramente qualche crema con lo zafferano; per esempio zafferano e liquirizia

Suggeriscici un goloso gelato per il primo appuntamento? Su quale gusto puntare per accendere la fiamma?

Difficile scegliere in senso assoluto, perché credo che il gusto personale sia la base da cui partire, però potrei osare con un bel Jasmine, gelato con infuso di carcadè, arancia rossa, speziato con pepe, chiodi di garofano, cannella e un cucchiaino di miele.

Risulta molto rotondo e fresco, con profumi a cui non siamo troppo assuefatti; come un primo appuntamento ben riuscito

Toglici una curiosità, a livello internazionale esiste una tradizione legata al gelato?

A livello internazionale non troviamo grandi tradizioni di gelato; le altre nazioni si ispirano a noi per la cultura del gelato. A me piace però cercare sapori internazionali da portare nel mio gelato. Per esempio mi affascinano molto le spezie e gli infusi. Adesso vorrei ad esempio introdurre il Wasabi nel gelato.

Prediligi la cucina tradizionale o cerchi l’innovazione? Qual è il tuo pensiero in merito?

Mi piace pensare che l’innovazione sia l’evoluzione della tradizione.

La tradizione infatti è per me l’insieme delle conoscenze e delle esperienze fatte fino ad oggi. L’innovazione è l’insieme delle esperienze e delle conoscenze che faremo da oggi in avanti. Se vogliamo evolvere dobbiamo sperimentare cose nuove.

Parlando di gelato nello specifico, presentare un gusto nuovo può richiedere molti esperimenti tecnici, di studio delle componenti e delle proprietà degli ingredienti; senza un’adeguata fase di sperimentazione tutto questo non sarebbe possibile.

Oltre al tuo ottimo gelato parliamo di territorio. Cosa c’è di bello da visitare nella tua città?

Rivolta d’Adda offre molti luoghi da visitare; partendo dalla natura, col parco Adda Sud, sviluppato sulle rive del fiume Adda e al cui interno si trova anche il parco della Preistoria (ndr i Van Halen ci hanno fatto un video musicale nel 1982 restato inedito fino ad un mese fa), meta di scolaresche da tutta Italia da sempre.

Dal punto di vista storico e architettonico, la Basilica di San Sigismondo, risalente all’anno 1000, quando nasceva anche la città di Rivolta, di fronte alla basilica troviamo anche la chiesa di Santa Maria, del 1500. Oltre a queste ci sono altre 2 piccole chiese di campagna che mi piacciono molto: l’oratorio del paladino, che si trova fuori dal centro abitato e che ospita anche una fonte di acqua risorgiva, e la chiesetta del Cornianello , che si trova sulla strada per Casirate d’Adda, e a cui i rivoltani sono molto affezionati.

Il consiglio è di visitarle gustando un bel cono del “GELATO DI BARBARA”.

Non ce lo faremo ripetere due volte!

“Il Gelato di Barbara” lo trovate a Rivolta D’Adda in Via Cereda, 50.