Una donna promettente

Luce Cine Club

Po-po-po-po!!!! Siamo noi siamo noi, i campioni dell’Europa siamo noi…

Ops! Scusate mi sono fatto prendere dall’euforia. Dicevamo… E’ tempo di Luce Cine Club, è tempo di parlare di film!

Oggi puntiamo la nostra attenzione su un’opera prima di notevole impatto e che ha suscitato molte discussioni tra il pubblico, al momento della recente uscita in sala: Una donna promettente.

A firmare questa pellicola troviamo una giovane Emerald Fennell.

Attrice, produttrice, sceneggiatrice, scrittrice ed ora anche regista, dotata di talento esplosivo come dimostra questo film attuale, coraggioso e controverso che si muove tra generi diversi senza alcun timore reverenziale.

La donna promettente del titolo è Cassandra, detta Cassie, interpretata da una favolosa Carey Mulligan, una trentenne che ha lasciato gli studi di medicina per la quale era molto portata e vive ancora, nonostante l’età, a casa dei suoi genitori. Genitori che sognano che Cassie trovi un ragazzo con cui costruire un rapporto stabile, che la porti a decidere di uscire dal bozzolo in cui si è rinchiusa per aprirsi al mondo e a farsi una vita fuori dalle mura domestiche.

Cassie trascorre le sue giornate anonime lavorando come cameriera in una piccola caffetteria senza nessuno stimolo ed aspirazione, e dove anche il suo capo, e sua unica amica, cerca di spingerla a cercare qualcosa di meglio per lei, a costruirsi una vita più appagante. Ma questa vita così piatta e grigia nasconde un inquietante segreto, un’ossessione morbosa e uno scopo perverso ed autodistruttivo. Infatti, all’insaputa dei suoi cari, la sera Cassie mette in atto il suo piano: vestita in abiti succinti va nei locali e si finge totalmente ubriaca al fine di essere abbordata da qualche uomo che veda in lei una facile preda per allietare la sua serata. E al momento giusto, quando da semplici cavalieri gentili questi uomini decidono di metterle le mani addosso, la ragazza trasforma i cacciatori in prede, sbattendogli in faccia tutte le loro meschine perversioni.

Cassie non ha paura di ciò che fa, ne è attratta in cerca di una vendetta o forse di un’illusoria redenzione. Dietro a questo agire al limite, infatti, la ragazza cela un ricordo incancellabile che la lacera, che le fa provare un profondissimo senso di colpa che le ha sconvolto l’esistenza: il suicidio della sua migliore amica Nina in seguito ad uno stupro di gruppo. Nina, ai tempi della scuola, ad una festa, seppur ubriaca ed incosciente era stata abusata da alcuni compagni di corso e quando, distrutta e vulnerabile, aveva cercato aiuto e giustizia era rimasta inascoltata se non addirittura additata come una poco di buono decidendo quindi di togliersi la vita. A causa di ciò, ora Cassie è preda di un disagio psichico e di una rabbia profonda constatando che tutti hanno voluto dimenticare quell’episodio di violenza.

Però, inaspettatamente, a curare le ferite di Cassie arriva l’incontro con un suo ex compagno di università che le farà scoprire l’amore e la voglia concreta di mettersi il passato alle spalle e desiderare per sé una nuova esistenza. Ma tutto ciò si dimostrerà una speranza vana, perchè un tragico colpo di scena porterà Cassie alla resa dei conti con il suo inesorabile destino di sofferenza, regalando allo spettatore uno spiazzante finale di pellicola.

Leggendo queste righe si potrebbe pensare giustamente di essere alle prese con un film drammatico ed angosciante, ma non è affatto così in quanto è più una dark comedy, colorata, pop, dalle colonne sonore originalissime e a tratti davvero divertente.

La bravura della Fennell sta nel creare e gestire al meglio queste dissonanze tra i temi trattati e il come si raccontano senza cadere nel ridicolo ed improbabile.

Ottime le interpretazioni degli attori su cui svetta ovviamente la performance di Carey Mulligan, davvero credibile nel dare corpo all’ossessione selvaggia di Cassie, alla sua ricerca inarrestabile di giustizia, al suo smarrimento e alla sua furia quando agisce per portate avanti la sua missione.

Il film, visto i temi trattati è molto attuale (basti pensare per esempio al movimento Me Too) ed ha secondo me il pregio di raccontare semplicemente una storia, senza pretese paternalistiche ed educative e senza cadere nella retorica  più banale. Omettendo di dare giudizi centra ancora meglio il bersaglio,  veicolando più efficacemente il suo significato. Certamente, è triste constatare, come si vede bene nel film e come capita ancora oggi, come si cerchi comunque di giustificare l’agire degli uomini violenti scaricando colpe inesistenti sulle vittime con il classico “in fondo se la sono cercata”. Sigh!

Scorrono i titoli di coda. Il film è finito. Ma non la sua magia.

Buone cose.

Il Corry

ALCUNE CURIOSITA’

  • Il titolo del film, Promising Young Woman, fa riferimento ad un caso di cronaca vera legato a un’accusa di stupro dove alla fine il colpevole nonostante tutto veniva definito un giovane uomo promettente (Promising Young Man)
  • Una donna promettente ha ricevuto 5 nomination all’Oscar 2021. Tra le altre quello per la migliore attrice protagonista per la Mulligan e miglior regista per Emerald Fennell, prima volta nella storia per una donna al film d’esordio.
  • Emerald Fennell compare in un cameo nei panni di una influencer decisamente hot.
  • Emerald Fennell è conosciuta soprattutto per la sua interpretazione di Camilla Parker Bowles nella celebre serie The Crown.